Ecosistema urbano: città di Rovigo perde 24 posti
Presentata la XXV edizione di Ecosistema Urbano 2018, il dossier che Legambiente e Ambiente Italia pubblica ogni anno, in collaborazione con il Sole24ore, per monitorare la qualità ambientale di tutti i capoluoghi italiani. Sono 17 i parametri ambientali rilevati nel 2017, i dati parlano di una Regione Veneto a due velocità, mettendo Rovigo all'ultimo posto.
A livello regionale fanno meglio di Rovigo, all'88esimo posto, tutti i capoluoghi: Belluno (sesta), Treviso (settima), Venezia (14esima) Vicenza (49esima), Padova (51esima) e Verona (67esima).
Presentata la XXV edizione di Ecosistema Urbano 2018, il dossier che Legambiente e Ambiente Italia pubblica ogni anno, in collaborazione con il Sole24ore, per monitorare la qualità ambientale di tutti i capoluoghi italiani. Sono 17 i parametri ambientali rilevati nel 2017, i dati parlano di una Regione Veneto a due velocità, mettendo Rovigo all'ultimo posto.
A livello regionale fanno meglio di Rovigo, all'88esimo posto, tutti i capoluoghi: Belluno (sesta), Treviso (settima), Venezia (14esima) Vicenza (49esima), Padova (51esima) e Verona (67esima).
La città di Rovigo ha perso infatti 24 posti rispetto al 2017: su 10 parametri principali analizzati da Ecosistema urbano 5 infatti peggiorano e 5 sono stazionari rispetto all’anno precedente. Cronica la situazione di inquinamento atmosferico, con un peggioramento sia per quanto riguarda gli sforamenti delle polveri sottili (PM10) sia per quanto riguarda l'Ozono: si passa infatti da 42 a 80 nel primo caso e da 13,5 a 39 nel secondo. Aumenta anche il numero di auto circolanti a Rovigo, passando dal 65,39% al 67,28%, mentre rimangono stazionari i valori sulla presenza di piste ciclabili, sul trasporto pubblico e sulle isole pedonali.
Se rimane stazionario il consumo idrico, con 143 litri per abitante ogni gioo, peggiora però la dispersione idrica passando dal 30% al 39,60%. Peggiora infine anche la raccolta differenziata, passando dal 58% al 52% e non migliora la produzione procapite di rifiuti.
«La fotografia della città di Rovigo è impietosa, senza alcun significativo miglioramento sulla tutela ambientale, ferma e da anni “in cerca di autore” - Scontiamo l'assenza di una visione strategica e strutturata sul futuro della nostra città, che negli anni ha visto si è vista superare da altri comuni più lungimiranti».
«Una città – prosegue Bacchiega - che negli anni ha investito poco e tardi nella raccolta differenziata “porta a porta”, che ha visto mancati investimenti nel trasporto pubblico e per le infrastrutture ciclabili, che ha sottratto spazio ai pedoni, come nel caso di Corso del Popolo, fino al paradossale ritiro dell'ordinanza antismog in una città in cui aumenta significativamente gli inquinamento atmosferico, aggravando i rischi per la salute dei cittadini. Per tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini servirebbero scelte radicali ed efficaci, purtroppo Rovigo resta alla ricerca di soggetti capaci di interpretare queste necessarie scelte politiche».