Dossier Pendolaria 2017
Ritoa tra le linee peggiori a distanza di due anni la Verona-Rovigo perché troppo poco è stato fatto su questa tratta ferroviaria di 96,6 km che collega due capoluoghi di provincia ed uno snodo importante come quello di Legnago. Il servizio passeggeri è effettuato da Sistemi Territoriali azienda controllata dalla Regione Veneto e la linea è a binario unico se non per due piccoli tratti (per un totale di 15 km). La linea vede 12 coppie di treni transitare ogni gioo mentre nel 2012 se ne contavano 14.
I problemi segnalati da studenti, lavoratori e turisti, sono sempre gli stessi: poche corse, mezzi obsoleti, ritardi ed abbandono delle piccole stazioni spesso sprovviste perfino delle tabelle che indicano gli orari.
I treni attualmente in funzione sono obsoleti, si pensi che i treni circolanti sulla linea sono degli anni settanta e hanno dei tempi di percorrenza insostenibili, i volontari di Legambiente hanno calcolato che su soli 2 treni pendolari (7:38 Rovigo-Verona e 15:56 Verona-Rovigo) in un tratto di 13km (Rovigo- Fratta Polesine) i ritardi accumulati in 1 anno superano abbondantemente gli 8.000 minuti senza contare le soppressioni non sostituite da mezzi alteativi.
E per fare un confronto con il passato, 15 anni fa il treno più veloce ci mettevo 1 ora e 25 minuti, oggi impiega 16 minuti in più.
Non c’è poi un sistema di bigliettazione unica che agevolerebbe gli spostamenti tra le diverse località lungo la linea. Il costo del biglietto a fronte di un servizio così inefficace è esorbitante: 2,55€ per 13km. Un servizio di trasporto inefficiente ed inadeguato favorisce l’utilizzo dei mezzi privati, con buona pace della mobilità sostenibile e ha ricadute in termini di inquinamento atmosferico e di rischi per la salute pubblica, in un’area già pesantemente colpita. A questo si aggiunge il degrado, denunciato più volte anche dalla stampa locale, in cui versano numerose stazioni della tratta ferroviaria.
I problemi sono davanti agli occhi di tutti: viaggiano mezzi con vecchia tecnologia e con tempi di percorrenza lunghi (55 km/h di media) sporchi e spesso danneggiati, manca ancora il completamento dell’infrastruttura elettrica nelle tratte Isola della Scala-Cerea e Legnago-Rovigo che è il tratto più lungo e più trascurato, non c’è le possibilità di un biglietto unico per il proseguimento da Rovigo a Chioggia e pochissime corse permettono il trasporto di biciclette.
L’azienda Sistemi Territoriali di proprietà della Regione Veneto gestisce anche altre tratte che sembrano avere in comune gli stessi problemi. In positivo vanno segnalati gli impegni assunti dalla Regione che però vedranno i frutti non prima del 2019, quando 10 nuovi treni sostituiranno quelli attualmente in servizio lungo la linea, treni che però senza il completamento dell’infrastruttura saranno ancora alimentati a diesel. A questi si aggiungerà l’eliminazione di alcuni passaggi a livello e l'ammodeamento del sistema di controllo della circolazione dei treni alla stazione di Legnago.
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